“In Agostino si rispecchia innanzitutto l’immagine della storia della Chiesa che San Paolo propone a Timoteo: parole che suonano come un testamento sulla bocca dell’apostolo, consapevole dell’imminenza della morte. In verità al discepolo fatto Pastore è affidato innanzitutto il compito dell’annuncio del Vangelo, cuore stesso del mistero cristiano nel suo contenuto e come rivelazione della vittoria della vita sulla morte. E questo in Gesù e per noi, e nel suo accadere come condizione per i fratelli del tesoro di verità che ci è stato donato. L’intera vita di Agostino si svolge attorno a questo dono: il dono del Vangelo, ricevuto e offerto. E’ la prospettiva ecclesiale, ribadita con insistenza da Papa Francesco nel nostro tempo: la comunicazione della gioia del Vangelo”.
E’ iniziata con questa riflessione l’omelia del Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, che venerdì 28 agosto ha presieduto nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia il pontificale che ha concluso i riti della Solennità di Sant’Agostino. Insieme al Cardinal Betori, hanno concelebrato Mons. Corrado Sanguineti e Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo pavese che guida la Diocesi toscana di San Miniato.
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