Essere sacerdoti significa da una parte appartenere alla comunità dei Presibiteri, fratelli in Cristo e dall’altra essere in contatto continuo con il popolo di Dio. Ruota attorno a questo assunto la riflessione che il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti ha racchiuso nell’omelia pronunciata durante la Santa Messa Crismale, celebrata giovedì 28 maggio in Cattedrale a Pavia alla presenza di numerosi sacerdoti della Diocesi.
“La chiamata che il Signore ci ha rivolto e l’unzione con cui ci ha consacrato, ci hanno raccolto insieme, ci hanno fatto entrare in un corpo vivo, che è il presbiterio – ha ricordato il Vescovo Corrado -: è una comunità di fratelli che non abbiamo scelto, ci sono donati, ognuno con il suo volto, le sue risorse, i suoi limiti, le sue ricchezze interiori, le sue fragilità e povertà. Sentirci parte di questa fraternità, coltivare rapporti e amicizie belle tra noi, non dare spazio alla mormorazione, alla denigrazione, alla disistima, concepire la comunione con me Vescovo e con i confratelli non come qualcosa di funzionale o di opzionale, ma come parte della propria vita, come orizzonte del nostro cammino, tutto ciò è lasciarci ungere dal Signore attraverso il dono di un’appartenenza non generica”.
Unico e particolare, inoltre, il legame che ogni pastore ha con le persone: “Noi veniamo unti dal contatto con il nostro popolo, il nostro essere preti è plasmato dalla relazione che viviamo con le persone che incontriamo e che formano il volto concreto delle comunità. Quante volte siamo stati educati, edificati, provocati dal rapporto con i nostri fedeli, dall’ascolto del loro vissuto, dalle testimonianze di fede che abbiamo raccolto! Stare in mezzo alla gente, conoscere da vicino le gioie e le sofferenze delle famiglie, degli anziani, spesso soli, dei ragazzi e dei giovani, è fonte talvolta di fatica, è condividere anche pesi che ci sono confidati e affidati, e nello stesso tempo, ci fa vivere, ci fa gustare la bellezza di essere ministri del Vangelo, ci fa scoprire ricchezze nascoste, una santità seminata nel quotidiano”.
Nell’omelia pronunciata dal Vescovo (scaricabile anche da QUI) anche un saluto affettuoso e un pensiero al Vescovo Emerito Mons. Giudici, che avrebbe dovuto essere presente ma è stato trattenuto da una visita fissata da tempo.
Durante la Santa Messa, il Vescovo che di solito viene celebrata il Giovedì Santo ha consacrato gli oli santi: il crisma, l’olio dei catecumeni e l’olio degli infermi, gli oli che si useranno durante tutto il corso dell’anno liturgico per impartire i sacramenti.