“La coincidenza della celebrazione dell’Anno giubilare con la prova che stiamo condividendo ci spinge a leggere con ancora più passione e amore la figura di San Riccardo, testimone molto eloquente nelle circostanze drammatiche di questi mesi”.
San Riccardo Pampuri, medico delle anime e dei corpi, è guida sicura in questo periodo di drammi e incertezze perché per primo ha compreso come sia Dio stesso a guidarci in ogni circostanza della vita, con l’amore di un Padre. E’ questa, in estrema sintesi, la riflessione del Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, condivisa con i fedeli nella giornata di venerdì 1° maggio durante la celebrazione svoltasi nella chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano di Trivolzio.
La Santa Messa avrebbe dovuto essere l’evento di conclusione dell’Anno Giubilare dedicato al Dottorino Santo: la Scelta della Penitenziera Apostolica è stata invece quella di prorogare ancora per un intero anno la festa in onore di San Riccardo (SI VEDA QUI), fino al 1° maggio 2021.
“L’imprevista e inimmaginabile esperienza di un’epidemia, se da una parte mostra le risorse e i progressi della medicina e l’impegno intenso dei ricercatori e degli operatori sanitari per curare e combattere il virus, dall’altra parte ci fa riscoprire quanto restiamo vulnerabili e come sia illusorio un completo controllo di tutto, e riapre le grandi domande sul significato della vita, della sofferenza, della morte, sul destino ultimo dell’uomo. Dio o il niente?”, ha ricordato Mons. Sanguineti nella sua omelia.
L’indulgenza plenaria è stata concessa anche al termine della Santa Messa celebrata a Trivolzio e diffusa a tutti i fedeli in ascolto tramite l’emittente televisiva locale TelePavia; hanno concelebrato con Mons. Sanguineti don Paolo Serralessandri, parroco di Trivolzio, don Luigi Viola, don Marco Boggio Marzet; presente anche il segretario don Nicolas Sacchi.
San Riccardo è mancato 90 anni fa il primo giorno di maggio, mese dedicato a Maria, a cui lui stesso si è sempre affidato con amore e fiducia.