“Oggi (il 23 marzo, ndr.) avrebbe dovuto esserci a Milano, negli spazi della Fiera, la sessione inaugurale del 42° Convegno Nazionale. Invece in questi giorni in spazi vicini, sempre di proprietà di quell’ente, si sta cercando di realizzare a tempo di record un ospedale per venire incontro al numero crescente di ammalati di Covid-19 e la delegazione regionale lombarda, che tanto si era spesa per la realizzazione del Convegno Nazionale, è in prima linea in una situazione drammatica. Alle Caritas della Lombardia, del Veneto, dell’Emilia Romagna e delle altre regioni più colpite dall’epidemia vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza, assicurare la nostra
preghiera, far sentire vicino il nostro affetto”.
Sono le parole di apertura del messaggio diffuso da Mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo metropolita di Gorizia e Presidente della Caritas Italiana. La lettera, diffusa a livello locale dalla Caritas di Pavia, vuole essere anche un grande ringraziamento all’operato delle Caritas locali e al loro impegno verso i più fragili, ancora più in difficoltà in un momento come quello odierno: “Un grazie e un incoraggiamento va rivolto pure alle Caritas che ora – e, speriamo, anche per il futuro – non sono in gravi situazioni, ma stanno facendo di tutto, con le loro Diocesi, per essere pronte ad affrontare eventuali emergenze e per offrire il supporto di strutture di accoglienza per quarantene, ospitalità di personale impiegato sul fronte dell’epidemia, servizi aggiuntivi per persone straniere, per i senza fissa dimora, ecc. e anche per offrire un aiuto nei confronti della delicata situazione che stanno vivendo le strutture per anziani, disabili, rifugiati, ecc. L’elenco che abbiamo potuto presentare in questi giorni sugli strumenti della comunicazione sociale è un bel segno di impegno della Chiesa italiana verso chi è coinvolto nell’epidemia”.
QUI IL MESSAGGIO DI MONS. REDAELLI