Domenica 12 aprile la comunità Ucraina di Rito Bizantino di Pavia ha festeggiato un anniversario importante: i 15 anni di presenza a Pavia. Un’occasione per ritrovarsi e per onorare anche il Santo Patrono della Comunità, che trova casa oggi nella parrocchia cattolica ucraina di rito bizantino intitolata a San Giorgio in Montefalcone, in via Bernardino da Feltre, nel cuore della città. “La festa è stata un successo e siamo davvero soddisfatti di esserci ritrovati tutti insieme” ha commentato padre Oleksandr Tovt, incaricato per la cura pastorale della comunità ucraina greco-cattolica dal 2010 e parroco della comunità di San Giorgio”. Era il maggio del 2014 quando l’allora vescovo Monsignor Giovanni Giudici decise di affidare la chiesa di San Giorgio in Montefalcone alla comunità ucraina, di fatto creando la terza parrocchia presente in Italia e ufficialmente riconosciuta, dopo Roma e Caserta.
La giornata di domenica 12 è stata particolarmente intensa, con l’avvio delle celebrazioni alle 9.30 con il Rosario e le Confessioni, la Preghiera delle mamme per i figli e per l’Ucraina, e il momento centrale dedicato alla Divina Liturgia presieduta dal Vescovo Dionisio Lachovicz; alle 13 si è svolta la festa all’oratorio Madre Teresa di Calcutta della Parrocchia del Carmine, in via Valla 1 a Pavia, tra i colori e i ricami tradizionali indossati dai più piccoli, tra cui anche i figli di padre Oleksandr accompagnati dalla moglie Maryna.
“In occasione dei festeggiamenti del 15-mo Anniversario della Comunità Ucraina a Pavia, vorrei con grande affetto ringraziare il Vicario Generale della Diocesi di Pavia don Luigi Pedrini, don GianPietro Maggi, responsabile della pastorale dei migranti per la Diocesi di Pavia, don Robert Funda Funda Mpia, don Igor Krupa, cappellano della Comunità Ucraina a Milano, i seminaristi ucraini da Roma e di Piacenza, per la visita e solenne celebrazione liturgica svolta in questa occasione – ha detto padre Alex -. Una gratitudine particolare vorrei esprimere al Rettore della Chiesa Greco-Ortodossa a Pavia Archimandrita Nettario Moioli per la sua fraterna amicizia, vicinanza e presenza tra di noi. Un pensiero anche a don Daniele Baldi, e tutto il clero pavese che ha aiutato a rendere questi giorni davvero speciali”.