“Nasciamo bipedi, non stanziali. Non siamo fatti per stare seduti, né per stare fermi in piedi, ma per muoverci. Noi siamo nati per camminare, non per stare fermi” (Alessandra Beltrame, Nati per camminare).
VIAVAI – Mi indicherai il sentiero della vita sono il titolo e il sottotitolo scelti da ODL (Oratori Diocesi Lombarde) per il cre-grest 2024, il ritornello che ci terrà compagnia e ci guiderà durante l’estate. Il tema che rivelano è quello del cammino, una dimensione fondamentale dell’esperienza umana, spesso usata proprio come paradigma della vita. Vogliamo farci ispirare dalle grandi esperienze di cammino come quello di Santiago o di altre vie percorse da milioni di pellegrini lungo i secoli, ma anche più semplicemente dai passi che muoviamo ogni giorno per andare da casa a scuola, da casa al lavoro, da casa all’oratorio.
Per capirne di più ci facciamo aiutare dalle parole contenute nel progetto.
“L’estate 2024 desidera essere l’occasione per prenderci per mano ed educarci a camminare, a scoprire il valore di una quotidianità vissuta a passo d’uomo. Il cammino, infatti, costituisce uno dei paradigmi più utilizzati per narrare l’esperienza umana. La vita dell’uomo è sempre cammino attraverso la realtà dentro la quale tutto capita, scopriamo e sopportiamo, progettiamo e realizziamo, provocati singolarmente da qualcosa, in compagnia di altri. Ci sentiamo pellegrini in cerca di brandelli di felicità, e in mezzo al via vai del nostro esistere, cerchiamo Qualcuno che ci indichi il cammino della vita, quella piena. È questa avventura itinerante che ci consente di essere, diventare e rimanere uomini e donne maturando una profonda conoscenza di noi stessi e di Dio.
Christian Bobin tratteggia poeticamente la figura di Gesù come l’uomo che cammina. Cammina. Senza sosta cammina. Va qui e poi là. Trascorre la propria vita su sessanta chilometri di lunghezza, trenta di larghezza. E cammina. Senza sosta. Si direbbe che il riposo gli sia vietato. Se ne va a capo scoperto. La morte, il vento, l’ingiuria: tutto riceve in faccia senza mai rallentare il passo. Si direbbe che ciò che lo tormenta sia nulla rispetto a ciò che egli spera. Che la morte è nulla più che vento sulla sabbia. Che vivere è come il suo cammino: senza fine.
Ed è nel solco di questo cammino originario, di questo modo straordinariamente ordinario che anche Dio usa per abitare, attraversare e salvare la storia che decidiamo di investire la nostra azione pastorale ed educativa attraverso quel “VIAVAI che sarà il Cre-Grest” (dal fascicolo Coordinatori del manuale del cre-grest 2024 ViaVai).
Dieci domande saranno come i cartelli segnaletici che si incontrano quando si percorre un sentiero: cosa cerco? Dove vado? Cosa porto? Con chi cammino? Cosa vedo? Quanto manca? Facciamo una pausa? Cosa trovo? Cosa racconto? Come riparto?
Sono dei passi fondamentali da fare propri, anche accettando di riviverli più e più volte lungo uno stesso cammino o percorrendo tutti quelli in cui ci avventureremo.
E allora, come i discepoli di Emmaus e come Tobia, i personaggi scelti come guide della preghiera, mettiamoci in cammino in questo grande VIAVAI che sarà l’estate 2024, con la fiducia che c’è sempre una Parola buona che ci indica la strada giusta, il sentiero della vita.
Luca Gregorelli