Mons. Corrado Sanguineti, nuovo vescovo di Pavia, farò il suo ingresso solenne in diocesi domenica 24 gennaio. La data della sua ordinazione episcopale, nella Cattedrale di Chiavari, è fissata per sabato 9 gennaio. Gli orari e i programmi delle due cerimonie verranno precisati nei prossimi giorni.
Mons. Sanguineti ha rilasciato oggi un’intervista a Radio Ticino Pavia (Fm 91.8 – 100.5, ascoltabile anche sul sito www.ilticino.it), che verrà pubblicata integralmente sul prossimo numero de “il Ticino”, nelle parrocchie della diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia a partire da venerdì 20 novembre. “Vivo quanto è successo con grande sorpresa, perché non me lo aspettavo – ha spiegato mons. Sanguineti –. Una sorpresa che, soprattutto nei primi giorni, è stata accompagnata anche da un po’ di trepidazione: mi viene infatti affidata una grande responsabilità. Insieme a questi sentimenti, nutro però anche molta fiducia: una fiducia prima di tutto nel Signore che in questi anni mi è sempre stato fedele, in tanto modi. Inoltre nutro fiducia anche per la vicinanza delle persone, che in tanti modi mi fanno sentire il loro affetto. Una fiducia che nasce anche dallo spirito di accoglienza che mi è già stato trasmesso da diversi nuovi diocesani pavesi. Un pastore può sorreggersi non solo grazie all’aiuto del Signore, ma anche per il dono della condivisione con i confratelli sacerdoti e con i fedeli”. (A.Re.)
Mons. Sanguineti ha rilasciato oggi un’intervista a Radio Ticino Pavia (Fm 91.8 – 100.5, ascoltabile anche sul sito www.ilticino.it), che verrà pubblicata integralmente sul prossimo numero de “il Ticino”, nelle parrocchie della diocesi di Pavia e nelle edicole di tutta la provincia a partire da venerdì 20 novembre. “Vivo quanto è successo con grande sorpresa, perché non me lo aspettavo – ha spiegato mons. Sanguineti –. Una sorpresa che, soprattutto nei primi giorni, è stata accompagnata anche da un po’ di trepidazione: mi viene infatti affidata una grande responsabilità. Insieme a questi sentimenti, nutro però anche molta fiducia: una fiducia prima di tutto nel Signore che in questi anni mi è sempre stato fedele, in tanto modi. Inoltre nutro fiducia anche per la vicinanza delle persone, che in tanti modi mi fanno sentire il loro affetto. Una fiducia che nasce anche dallo spirito di accoglienza che mi è già stato trasmesso da diversi nuovi diocesani pavesi. Un pastore può sorreggersi non solo grazie all’aiuto del Signore, ma anche per il dono della condivisione con i confratelli sacerdoti e con i fedeli”. (A.Re.)