Belgioioso chiuderà ufficialmente la visita pastorale del Vescovo. Il destino ha voluto così. Era una tappa prevista precedentemente, ma poi annullata per i problemi di salute di monsignorGiudici e quindi reinserita a conclusione di tutto un iter durato ben due anni e mezzo, dalla partenza nel novembre 2012 a Certosa.
Un lungo arco di tempo nel quale il pastore della diocesi ha desiderato incontrare tutte le comunità del territorio a conclusione del suo servizio in terra pavese. E ha continuato a farlo condeterminazione e caparbietà nonostante la maggior fatica derivante dalle sue condizioni fisiche. A Belgioioso trova una comunità religiosa ricca: il parroco don Tino Baini, che guida la comunitàda sette anni; il coadiutore don Carlo Maria Donati, che segue l’Oratorio affiancato da Luca Gregorelli; i collaboratori parrocchiali mons. Giuseppe Molinari, che ha festeggiato recentementeil suo sessantesimo di ordinazione sacerdotale e don Adelio Frapolli, che risiede presso la Casa di Riposo delle Guanelliane.
Inoltre c’è appunto la comunità religiosa guanelliana, che è una presenza storica e radicata sul territorio belgioiosino. E si è sviluppata anche una bella comunità di laici impegnati, di cui ilparroco è soddisfatto, che aiutano in Oratorio e nelle varie attività della parrocchia.
A fare gli onori di casa sarà naturalmente il parroco don Tino. “La comunità accoglie volentieri il nostro Vescovo – spiega don Baini – sarà un momento che solleciterà i presenti con una ventata dientusiasmo, che peraltro già fortunatamente hanno e di questo ringrazio i miei collaboratori; l’unico rammarico è che riproporre l’appuntamento dopo che era già stato programmato in precedenzaprobabilmente sottrae parzialmente il clima di attesa che poteva essersi creato. E anche il periodo non favorisce particolarmente la partecipazione: la conclusione delle scuole, infatti, ha fatto sì che qualcuno già sia partito per le vacanze”.
La visita pastorale sarà anche l’occasione per il Vescovo di ammirare i restauri alla facciata della chiesa, che sono quasi terminati: nel fine settimana infatti i lavori di tinteggiatura sicompleteranno e le impalcature potranno essere smontate per poi terminare gli ultimi dettagli e ripresentarsi in tutto lo splendore riacquisito alla fine del mese di giugno. “Sono soddisfattodei lavori – commenta don Tino – sono stati realizzati in maniera adeguata e con ottimi risultati”. Poi sarà la volta dell’organo, affidato alla cura dell’organaro pavese Alessandro Venchi.
Era uno strumento che in pratica si presentava dimezzato rispetto alle sue potenzialità, perché nel tempo erano state asportate numerose canne per motivi ignoti. La speranza è quella di poterlo riavere perfettamente funzionante per la Messa di Natale.
Lunedì, poi, il Vescovo incontrerà i ragazzi del Grest, che è partito lunedì con numeri significativi: sono in centocinquanta, diventeranno duecento quando si aggiungeranno i ragazzi dellaterza media che ora si stanno preparando per gli esami.
Un lungo arco di tempo nel quale il pastore della diocesi ha desiderato incontrare tutte le comunità del territorio a conclusione del suo servizio in terra pavese. E ha continuato a farlo condeterminazione e caparbietà nonostante la maggior fatica derivante dalle sue condizioni fisiche. A Belgioioso trova una comunità religiosa ricca: il parroco don Tino Baini, che guida la comunitàda sette anni; il coadiutore don Carlo Maria Donati, che segue l’Oratorio affiancato da Luca Gregorelli; i collaboratori parrocchiali mons. Giuseppe Molinari, che ha festeggiato recentementeil suo sessantesimo di ordinazione sacerdotale e don Adelio Frapolli, che risiede presso la Casa di Riposo delle Guanelliane.
Inoltre c’è appunto la comunità religiosa guanelliana, che è una presenza storica e radicata sul territorio belgioiosino. E si è sviluppata anche una bella comunità di laici impegnati, di cui ilparroco è soddisfatto, che aiutano in Oratorio e nelle varie attività della parrocchia.
A fare gli onori di casa sarà naturalmente il parroco don Tino. “La comunità accoglie volentieri il nostro Vescovo – spiega don Baini – sarà un momento che solleciterà i presenti con una ventata dientusiasmo, che peraltro già fortunatamente hanno e di questo ringrazio i miei collaboratori; l’unico rammarico è che riproporre l’appuntamento dopo che era già stato programmato in precedenzaprobabilmente sottrae parzialmente il clima di attesa che poteva essersi creato. E anche il periodo non favorisce particolarmente la partecipazione: la conclusione delle scuole, infatti, ha fatto sì che qualcuno già sia partito per le vacanze”.
La visita pastorale sarà anche l’occasione per il Vescovo di ammirare i restauri alla facciata della chiesa, che sono quasi terminati: nel fine settimana infatti i lavori di tinteggiatura sicompleteranno e le impalcature potranno essere smontate per poi terminare gli ultimi dettagli e ripresentarsi in tutto lo splendore riacquisito alla fine del mese di giugno. “Sono soddisfattodei lavori – commenta don Tino – sono stati realizzati in maniera adeguata e con ottimi risultati”. Poi sarà la volta dell’organo, affidato alla cura dell’organaro pavese Alessandro Venchi.
Era uno strumento che in pratica si presentava dimezzato rispetto alle sue potenzialità, perché nel tempo erano state asportate numerose canne per motivi ignoti. La speranza è quella di poterlo riavere perfettamente funzionante per la Messa di Natale.
Lunedì, poi, il Vescovo incontrerà i ragazzi del Grest, che è partito lunedì con numeri significativi: sono in centocinquanta, diventeranno duecento quando si aggiungeranno i ragazzi dellaterza media che ora si stanno preparando per gli esami.
Daniela Scherrer