La Santa Messa e il pranzo condiviso alla Casa del Giovane, per donare un giorno di serenità ma anche per non dimenticarsi che aiutare chi è in difficoltà è un compito quotidiano. Domenica 14 novembre è stata celebrata anche nella Diocesi di Pavia, nella chiesa di Santa Maria di Caravaggio con il parroco don Carluccio Rossetti e il vicario parrocchiale don Alberto Manelli, la quinta Giornata Mondiale del Povero, fortemente voluta da Papa Francesco, un’occasione per ritrovarsi anche accanto a chi è fragile con la consapevolezza che la carità non è solo un gesto ma un vero moto del cuore: “Proprio nel suo messaggio il Papa ci ricorda che la carità non è pura assistenza, né tanto meno la pratica di un’elemosina formale, quasi per mettersi a posto la coscienza – ha detto Mons. Sanguineti nella sua omelia riprendendo le parole del Pontefice -. La carità vera è espressione di fraternità e di vicinanza, nasce dal riconoscimento che siamo tutti fratelli e sorelle, perché tutti figli e figlie di un unico Padre, e porta a entrare in relazione con le persone, a diventare amici dei poveri, conoscendoli per nome, con il loro volto e la loro storia, imparando a ricevere da loro, dall’incontro con loro”.
Qui l’omelia completa del Vescovo, Mons. Sanguineti
(Nella foto di don Alberto Manelli il direttore della Caritas diocesana Roberto Dionigi a Santa maria di Caravaggio, sullo sfondo il Vescovo, Mons. Sanguineti).