Commemorazione dei Defunti: “Oltre la morte permane l’amore”

Una giornata di sole e di cielo azzurro, quella dello scorso martedì 2 novembre, che ha portato tanta gente al Cimitero Maggiore a sostare davanti alle tombe dei cari che non sono più in vita e che ha spinto diverse persone (anche solo di passaggio) a partecipare alla Santa Messa celebrata all’aperto e dedicata proprio ai defunti, nel giorno della loro commemorazione, presieduta dal Vescovo, Mons. Sanguineti e concelebrata da don Carluccio Rossetti, don Alberto Manelli, don Giuseppe Bossi, don Massimo Zorzin e don Rosario Chirico.

Nella sua omelia il Vescovo Sanguineti ha voluto ricordare ai presenti un concetto-cardine della fede, l’amore attorno al quale ruota l’intera esistenza umana: “Che cosa rimane della vita che inesorabilmente passa? Ecco, sostando sulle tombe dei nostri cari, nasce spontanea la domanda: che cosa vale e che cosa permane, oltre la morte? La drammatica scena del giudizio universale, proposta a noi dal vangelo odierno, ci richiama l’essenziale; ciò che vale, ciò che apre la via al Regno, preparato dal Padre per i suoi figli benedetti, è l’amore, l’amore concreto e umile che sa servire il Signore nel volto dell’affamato, dell’assetato, dello straniero, del povero senza vestiti, del malato, del carcerato: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40)”.

Alle ore 17 il Vescovo ha presieduto anche la Santa Messa per la Commemorazione dei Defunti in Cattedrale a Pavia ricordando, come da tradizione, i canonici e i vescovi defunti che riposano in Cattedrale, invocando per loro il dono riservato ai servi buoni e fedeli di poter entrare nella gioia del Signore.

QUI L’OMELIA COMPLETA DELLA CELEBRAZIONE AL CIMITERO MAGGIORE DI PAVIA

QUI L’OMELIA COMPLETA DELLA CELEBRAZIONE IN CATTEDRALE