La pandemia di Coronavirus ha messo in luce la necessità, da parte della Chiesa Cattolica, di farsi sempre più “prossima” anche online. Non si tratta di tralasciare le modalità in presenza (privilegiate per il necessario e vitale contatto diretto con le persone) ma di percorrere le nuove strade della comunicazione digitale con la consapevolezza che è necessario “esserci” per portare ovunque il messaggio di Cristo.
Ecco perché, all’indomani della fine del primo lockdown, alcuni “appassionati” di comunicazione, sia laici che sacerdoti, si sono ritrovati per capire come poter continuare a comunicare attraverso il web, potenziando i canali social e dedicando maggiore attenzione a YouTube, piattaforma di contenuti video che presuppone grande lavoro organizzativo e di broadcast. Un dato è certo: dalla pandemia di Coronavirus in avanti si è fatto chiaro che non è più possibile gestire la comunicazione come se fosse un “ritaglio” dell’attività giornaliera. Da qui, ecco la necessità di guardare al futuro credendo con maggiore fiducia in un progetto comunicativo ad hoc.
Il primo mezzo di comunicazione (che è social ma con spiccata vocazione audio-video) è YouTube: oggi il canale diocesano è stato implementato in maniera decisa e può trasmettere in live eventi diocesani di portata come le celebrazioni in diretta dalla Cattedrale di Pavia (San Siro, Natale, Pasqua, occasioni liturgiche di una certa rilevanza e sempre presiedute dal Vescovo, Mons. Sanguineti) oppure iniziative curate direttamente dagli uffici diocesani, come incontri e confronti, appuntamenti di preghiera e momenti di riflessione. A questo proposito, il coordinamento tra l’Ufficio della Pastorale Giovanile Diocesana e dell’Ufficio Comunicazioni Sociali è stato importante: “Sono i mezzi del futuro e dobbiamo tenerne conto – ha commentato don Davide Rustioni -: la pastorale giovanile ha accolto con favore il ricorso a questi mezzi e ne ha dato pienamente l’appoggio anche perché parlano ai ragazzi, oltre che ovviamente agli adulti”. “E’ importante essere presente su tutti i mezzi di comunicazione, che oggi sono sempre più numerosi – ha sottolineato Alessandro Repossi, direttore del settimanale diocesano Il Ticino e del settore Comunicazioni Sociali -. La comunicazione tradizionale relativa al giornale è fondamentale e raccoglie numerosi lettori ma è giusto far sì che questi contenuti possano avere un pubblico più numeroso e diversificato. In questo caso i social sono un ottimo volano”.
Attualmente la Diocesi conta, oltre che sullo storico settimanale diocesano Il Ticino, sul sito internet aggiornato (www.diocesi.pavia.it), sul canale YouTube “Diocesi di Pavia” (la cui programmazione da questa settimana viene inserita anche a pagina 3 del nostro settimanale) e su tre profili social, Facebook, Instagram e Twitter (@DiocesiDiPavia), dove è possibile avvicinare un pubblico molto variegato e su cui è necessario utilizzare strategie comunicative diverse tra loro basate sulla forza di parole e immagini.