Come ogni anno, l’attesissimo appuntamento con il Camposcuola IdR di Brentonico, promosso dagli instancabili insegnanti di religione delle scuole medie della Diocesi di Pavia, ha brillato con l’inevitabile fascino che lo contraddistingue.
I numeri dell’edizione 2023 del Campo hanno parlato chiaramente: un contingente di oltre 150 giovani, affiancati da una trentina di animatori, è partito alla volta del monte Baldo, immergendosi in un profondo viaggio interiore della durata di cinque giorni. Il tema scelto per quest’anno, “Replay – un campo d’amare”, richiama inequivocabilmente l’atmosfera delle serie TV (vecchie e nuove, come si è potuto notare durante i giochi della prima serata), prendendo ispirazione dal clamoroso successo di “Mare Fuori” ma soprattutto al libro di don Claudio Burgio “Non esistono ragazzi cattivi”. Il senso è stato quello di poter ripercorrere il proprio percorso di vita in modo da potersi soffermare su alcuni punti nevralgici e, con qualche aiuto esterno, cercare di porre rimedio per ricominciare da zero una nuova vita.
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Durante le mattinate, momenti di profonda riflessione e commozione hanno segnato il percorso dei partecipanti, guidati dalle preghiere di don Davide e dalla presenza ispiratrice del vescovo Mons. Corrado Sanguineti (al quale l’intero staff rivolge un caloroso ringraziamento). I ragazzi hanno fatto propri i complessi dilemmi della società contemporanea, cercando soluzioni per rimediare ai propri errori e per vivere senza essere giudicati in base al passato.
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La pioggia, nonostante i suoi sforzi, non ha potuto sconfiggere il grande spettacolo pirotecnico finale, che ha visto 150 volti rivolti al cielo in un momento di intensa emozione, osservando i fuochi d’artificio dipingere il firmamento.
Insegnamenti preziosi che difficilmente potranno essere dimenticati, competizioni di squadra avvincenti, sorrisi sulle labbra e occhi lucidi, confusi tra le gocce di pioggia, hanno contribuito a rendere questa edizione indimenticabile. L’esperienza ha lasciato legami e amicizie profonde, custoditi nei cuori di ciascun partecipante e destinati a durare per sempre.
Ci vediamo all’edizione 2024 per un doveroso “Replay” di quanto avvenuto in questi cinque giorni.
Il Camposcuola dà, il Camposcuola daje.
Matteo Suardi
Staff Brentonico