Lo scorso 8 Maggio, guidatI dal Vescovo Corrado, ci siamo recati a rendere omaggio alla Madonna di Monte Berico, tanto miracolosa e cara alla popolazione vicentina, nonché veneta tutta, ma non solo.
Così, avviati di buon mattino con il nostro bus guidato dall’ottimo Alessandro, siamo partiti alla volta di Vicenza. Arrivati in città abbiamo fatto un veloce giro panoramico: incamminandoci da Piazza Duomo – sede del Palazzo Vescovile con il Museo Diocesano e la Cattedrale di Santa Maria Annunciata – attraverso un dedalo di antichi e sfarzosi palazzi nobiliari, siamo giunti al Ponte San Michele sul fiume Retrone, uno dei ponti storici e percorribile solo da pedoni. Abbiamo poi proseguito sino alla Basilica Palladiana, il più celebre edificio pubblico affacciato su Piazza dei Signori con a fianco la Torre Bissara, tuttora uno degli edifici più alti di Vicenza con i suoi 82 metri, e con di fronte la residenza per il rappresentante della Repubblica di Venezia in città, ossia il Palazzo del Capitanio. Abbiamo poi proseguito sino alla Chiesa di San Gaetano e poi alla Chiesa Tempio di Santa Corona, ove è conservata una delle spine della corona di Cristo ed è collocata la Cappella Valmarana, progetta dal Palladio, sepolto nella stessa chiesa. Da qui ancora per Piazza Matteotti, dominata da Palazzo Chiericati (sede della Pinacoteca civica) e dall’ingresso al Teatro Olimpico, il primo esempio di teatro stabile coperto dell’epoca moderna, entrambi – tra gli altri – capolavori palladiani. Infine, abbiamo visitato la Chiesa di San Lorenzo nell’omonima piazza che, con un pregevole chiostrino, è officiata dai francescani conventuali: è stata davvero una bella sorpresa ritrovare al suo interno la statua di Padre Massimiliano Maria Kolbe con ex voto, degni di nota.
Dopo pranzo, con un luminoso sole di maggio, ci siamo recati sul Monte Berico, situato a 124 metri s.l.m., la cui Basilica Santuario è stata sempre visibile dal nostro arrivo e lungo tutto il percorso cittadino: per tutti noi un sicuro approdo di speranza. La costruzione commemora le due apparizioni della Madonna ad una pia donna, Vincenza Pasini, verificatesi a metà del XV secolo, e la conseguente liberazione della città dalla terribile pestilenza, nonchè da quella del XVII secolo. Arrivati sul piazzale da cui si vede tutta la città, abbiamo trovato Padre Carlo ad aspettarci. Padre Carlo appartiene ai Servi di Maria, l’Ordine mendicante che annovera tra le proprie fila Padre David Maria Turoldo. Pronti finalmente a partecipare alle 15.30 alla Santa Messa presieduta dal Vescovo Corrado, attratti dalla meravigliosa statua della Madonna che, all’interno di una nicchia situata in posizione sopraelevata, si trova dietro l’altare. La statua della Madonna, ben visibile dall’ingresso del Santuario, in pietra tenera dei Colli Berici, dipinta e ornata di corona e gioielli, riproduce il tema iconografico della Madonna della Misericordia (Madonna della Mercede), sotto il cui Manto stanno i supplicanti. Guidati dal nostro Vescovo Corrado abbiamo pregato in particolare per la pace come raccomandatoci da Papa Francesco ed anche per la Chiesa, perché – guidata dallo Spirito Santo – possa aprire nuove vie di evangelizzazione, anche per il tramite di noi fedeli laici. Da ultimo ha raccomandato di rivolgerci con fede alla Madonna e ha ricordato la visita di un ospite davvero illustre, San Giovanni Paolo II, tanto devoto alla Madonna di Monte Berico. Alla fine della Santa Messa, come è usanza, siamo passati dietro l’altare ed abbiamo sostato in preghiera.
(Articolo a firma di Maria Lucrezia Pagano, pubblicato sul settimanale diocesano Il Ticino di venerdì 19 maggio)