Parte il 2 di maggio la nuova campagna 8xMille per il 2023 ed è all’insegna di due direttrici: il cambiamento e la circolarità dell’informazione. La campagna è stata presentata ufficialmente a Roma, presso la sede della Conferenza Episcopale Italiana, lo scorso giovedì 20 aprile alla presenza di Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, Vincenzo Corrado, Direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI, di Massimo Monzio Compagnoni, Responsabile del Servizio per il sostegno economico alla Chiesa Cattolica, di Massimiliano Traschitti, Direttore creativo dell’Agenzia “Wunderman Thompson” Italia (che ha vinto la gara bandita dalla Cei grazie alla creazione dei nuovi spot e delle grafiche) e di Vincenzo Morgante, Direttore di Tv2000 e InBlu2000.
L’8XMille è “fare del bene”
A sgombrare il campo dai soliti “retropensieri” relativi all’8xMille è stato subito Mons. Baturi: “I beni temporali rappresentano la testimonianza: l’elemento economico è esigenza di sequela, è poter testimoniare al mondo una logica diversa di quella del profitto fine a sé stesso. Così, con gratuità, ci possiamo avvicinare alle persone con una testimonianza concreta di carità. L’aspetto economico non è strumentale al mantenimento dello status quo ma è testimonianza al mondo. Fare il bene ci rende ‘contenti e beati’, fa bene a noi, alle persone a cui ci rivolgiamo, fa bene anche allo Stato, alla comunità nazionale: l’8xMille è strumento di democrazia perché soddisfa i diritti fondamentali delle persone”. E proprio sul concetto del fare del bene si innesta tutta la nuova campagna comunicativa: “Abbiamo scelto di rappresentare la forza dei gesti d’amore che ci fanno sentire bene, quelli della quotidianità – ha detto Massimo Monzio Compagnoni – una forza che diventa legame grazie alla firma, a sua volta vero gesto d’amore per gli altri”.
(Foto dei soccorsi a Rocella Jonica, ph. Francesco Zizola)