Qui di seguito il comunicato con la dichiarazione del Cardinale Stanislao Dziwisz, per lunghi anni segretario di
Giovanni Paolo II, in risposta alle affermazioni di Pietro Orlandi.
“Negli ultimi giorni alcune avventatissime affermazioni – ma sarebbe più esatto subito dire ignobili insinuazioni –
proferite dal signor Pietro Orlandi sul conto del Pontefice San Giovanni Paolo II, in connessione all’amara e penosa
vicenda della sorella Emanuela, hanno trovato eco sui social e in taluni media anzitutto italiani. È appena il caso
di dire che suddette insinuazioni che si vorrebbero all’origine scaturite da inafferrabili ambienti della malavita
romana, a cui viene ora assegnata parvenza di pseudo-presentabilità, sono in realtà farneticanti, false dall’inizio
alla fine, irrealistiche, risibili al limite della comicità se non fossero tragiche, anzi esse stesse riminali. Un crimine
gigantesco infatti è ciò che è stato fatto a Emanuela e alla sua famiglia, ma criminale è lucrare su di esso con
farneticazioni incontrollabili, volte a screditare preventivamente persone e ambienti fino a prova contraria degni della stima universale.
Va da sé che il dolore incomprimibile di una famiglia che da quarant’anni non ha notizie su una propria figlia meriti
tutto il rispetto, tutta la premura, tutta la vicinanza. Così come non ci si può, in coscienza, non augurare che la verità su questa angosciante vicenda finalmente emerga dal gorgo dei depistaggi, delle mitomanie e degli sciacallaggi. Come segretario particolare del Papa Giovanni Paolo II posso testimoniare, senza il timore di smentite, che fin dal primo momento il Santo Padre si è fatto carico della vicenda, ha agito e fatto agire perché essa avesse un felice esito, mai ha incoraggiato azioni di qualsisia occultamento, sempre ha manifestato affetto, prossimità, aiuto nei modi più diversi alla famiglia di Emanuela. A questi atteggiamenti io continuo ad attenermi, auspicando
correttezza da parte di tutti gli attori e sperando che l’Italia, culla universale del diritto, saprà con il suo sistema
giuridico vigilare sul diritto alla buona fama di Chi oggi non c’è più, ma che dall’alto veglia e intercede.
Stanislao Card. Dziwisz