Riportiamo qui di seguito alcune parti dell’intervista a Monsignor Corrado Sanguineti pubblicata dal settimanale diocesano Il Ticino di venerdì 29 luglio nella quale il Vescovo, dopo aver anticipato i temi principali del nuovo Anno Pastorale (VEDI QUI), sollecita un’estate vissuta all’insegna della riscoperta dei veri valori della vita.
Ferie e tempo estivo “a caccia” di serenità
Tutto rallenta, in queste settimane. Le città diventano meno caotiche, diverse persone possono concedersi un momento di relax lontano dagli stress quotidiani. Il tempo estivo può essere riscoperta di valori, di famiglia, di stare insieme e, perché no, anche di preghiera. Un’assonanza tra cuore, anima e azione che forse tendiamo a dimenticare.
“Credo sia importante non vedere solo il negativo de tempo presente – commenta il Vescovo Corrado -: in questo i mezzi di comunicazione non ci aiutano a causa della loro tendenza a dare molto rilievo all’elemento di preoccupazione. Ovviamente non dobbiamo dimenticarci delle preoccupazioni economiche e sociali, né delle ricadute di quanto sta accadendo nel mondo sul mondo del lavoro, né della guerra o della pandemia, ma è necessario tenere gli occhi bene aperti anche sul bene che c’è, dobbiamo sforzarci di cogliere la gratuità e la bellezza dell’essere, di recuperare l’orizzonte pieno della speranza: ciò che dà sostanza alla speranza è la fede vissuta come certezza che la nostra vita è nelle mani di un altro, di Dio. Ma non di un Dio qualsiasi, ma di Colui che si è svelato a noi in Gesù, un Dio affidabile, a cui possiamo credere con massima fiducia. Ciò significa essere certi che Dio porta a compimento la sua promessa della vita eterna e piena e che va oltre il tempo e la morte: recuperare l’orizzonte dell’eternità mi fa apprezzare il presente come un passaggio importante e prezioso verso qualcosa di molto più grande. Se questa prospettiva sparisce dalla vita, allora le speranze che restano sono di piccolo cabotaggio. Alimentare la speranza grande (come la chiamava Benedetto XVI) significa imparare anche ad apprezzare le piccole gioie che già possiamo gustare: per chi ha la possibilità di andare in vacanza c’è il gusto della vita, della natura, della compagnia, dell’amicizia e del ritrovarsi con la famiglia che sono ricchezza del vivere; per chi non può andar via credo sia importante cercare di non isolarsi e custodire qualche trama di buona amicizia dando contenuto al tempo con letture e preghiere, con abbandono semplice in Dio, magari alla riscoperta delle figure dei Santi o di certi testimoni il cui esempio è illuminante. Coltivare la serenità profonda significa poi poter affrontare le fatiche con uno spirito più pronto, siano esse quotidiane che riferite, invece, alla situazione del nostro tempo”.
Anziani, giovani e famiglie
Sempre per quanto riguarda il tempo estivo, nel cuore di Mons. Sanguineti ci sono anche gli anziani, i giovani e le famiglie: “L’invito che riguarda tutti noi è quello di non dimenticare chi è in difficoltà – sottolinea il Vescovo -. Ci sono gesti semplici di bene che aiutano a costruire un tessuto positivo di fraternità e attenzione: penso ad un saluto, un segno, un’attenzione a chi vive accanto a noi anche solo nel proprio palazzo. La carità, infatti, non va in vacanza: c’è chi anche nei mesi estivi si offre per coprire il prezioso servizio delle mense come quelle di San Lanfranco e Santa Maria di Caravaggio, è un volontariato che va avanti per non far sentire una solitudine e una marginalità ancor maggiori a coloro che non possono allontanarsi dalla città per un periodo di svago. Il tempo di vacanza è per i fragili un tempo di maggiore solitudine: per questo, mi appello a tutti, perché per chi è solo vedere persone e aiuti che arrivano è vedere la speranza che si materializza e diventa dono concreto”.
Come detto, il tempo estivo per le famiglie può essere un periodo per riscoprire la bellezza dei rapporti e dello stare insieme: “In vacanza si può finalmente stare con i propri figli, sia bimbi che ragazzi – dice Mons. Sanguineti -. E’ un momento di svago e di divertimento che va condiviso ed è prezioso. Il mio pensiero va poi ai giovani: a loro dico che il momento della vacanza ed in generale del tempo libero è un momento buono per comprendere a cosa teniamo di più e cosa è importante per noi. Il divertimento, infatti, non può essere pura dissipazione ma recupero del rapporto con la natura, con la realtà, con il Creato, un momento per imparare a custodire l’amicizia. Non dimentichiamo che ci sono numerosi giovani che d’estate prestano servizio di volontariato, partecipano a campi scuola e vacanze guidate cogliendo l’occasione di scegliere un percorso che mi fa vivere davvero e mi sta a cuore. Penso che se trascorsa così l’estate possa far sentire chi la vive più ricco: se invece la vacanza è puro divertimento o puro ‘nulla’, ritengo che il rischio sia quello di tornare a casa più stanchi e vuoti di prima. Il vero riposo è coltivare ciò che fa riposare il cuore e questo vale per ogni età”.
(Foto di tommy_rau-6366094 da Pixabay)