SI intitola “TANTA VOGLIA DI DIRE GRAZIE” il messaggio che il cappellano del carcere di Pavia don Dario Crotti con la Cappellania del carcere e con il Vescovo Sanguineti hanno voluto diffondere nella giornata di giovedì 27 gennaio per esprimere gratitudine alle parrocchie e tante persone che hanno donato alla casa circondariale beni di prima necessità per i detenuti della casa circondariale pavese. Un movimento di bene che ha stupito e rincuorato tutti.
Di seguito riportiamo il messaggio.
Carissime, e carissimi,
il sentimento che come cappellania vogliamo esprimere per la solidarietà concreta e immediata dimostrata in questi giorni nei confronti della comunità del carcere presente in Pavia, è quello della gratitudine.
E’ bastato un semplice appello per toccare con mano la generosità e la disponibilità a farsi prossimo della nostra gente e delle nostre comunità.
La gratitudine che esprimiamo è da parte dei detenuti, dei loro familiari, delle persone che con dedizione operano all’interno della casa circondariale, alle quali siamo grati per la possibilità di vivere la nostra missione come Chiesa accanto alle persone detenute.
E’ stato bello e commovente vedere piccoli gesti, al di là dei beni ricevuti, spesso accompagnati da biglietti di preghiera, sentimenti di vicinanza e di incoraggiamento nel vivere il momento buio della detenzione.
Abbiamo colto da parte di molti il desiderio di conoscere più da vicino una realtà che appartiene al nostro territorio, al comune e alla Diocesi, per andare oltre a luoghi comuni e al “sentito dire”.
Siamo grati anche ai tanti giovani studenti universitari, dei collegi cittadini, che in tanti modi in questi anni ci hanno stimolato e sostenuti ad essere ponte tra il carcere e l’Università; a loro il nostro apprezzamento per l’umiltà e il coraggio di mettersi in relazione da persona a persona.
Da parte della comunità di Torre del Gallo, “la centounesima parrocchia” come affettuosamente la chiama il nostro Vescovo, assicuriamo per tutte le nostre parrocchie, comunità, famiglie, anziani e malati la nostra preghiera.
Ora cercheremo di ricambiare a questa generosità, trovando il modo di farci ponti per altre sorelle e fratelli che sono in difficoltà e spesso dimenticati.
Fraternamente,
con gratitudine
Una preghiera
Don Dario e Cappellania del carcere di Pavia