Parola, Relazione, Dubbio, Dono, Pazienza e Fraintendimento sono i “temi” su cui riflettono e si raccontano, in modo personale e originale, sei personaggi (in cerca dell’Autore): Flavio Insinna, Cristiana Capotondi, Orietta Berti, Roberto Mancini, Francesco Pannofino e Claudia Gerini.
Sono loro i protagonisti del nuovo ciclo de “Le Ragioni della Speranza”, seconda parte del programma “A Sua Immagine” (RaiUno), condotto per la prima volta da mons. Dario Edoardo Viganò, sacerdote lombardo di Vedano al Lambro, vicecancelliere della Pontificia accademia delle Scienze e delle Scienze sociali con specifica competenza per il settore della comunicazione. Ordinato sacerdote dal cardinale Carlo Maria Martini, nel 1987, dopo un breve periodo come coadiutore a Garbagnate Milanese e nella parrocchia milanese di San Pio V, diviene docente incaricato di etica e deontologia dei media all’Alta Scuola di Specializzazione in Comunicazione dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e docente di Semiotica del cinema e degli audiovisivi e di Semiotica e comunicazione d’Impresa alla Facoltà di Scienze della comunicazione dell’università Lumsa di Roma. Attualmente insegna alla Business School della Luiss produzione audiovisiva e ha firmato la regia dei 7 episodi Vizi e Virtù per Discovery Channel, una conversazione con Papa Francesco.
Il nuovo ciclo de “Le Ragioni della Speranza”, avrà come scenografia di incontro e confronto la Casina Pio IV, capolavoro del Rinascimento, immerso nel verde dei Giardini Vaticani. Residenza estiva di papa Pio IV era chiamata nel settecento “la fabbrica nell’acqua” grazie alla frescura proveniente dalle acque del ninfeo sottostante. Un gioiello dell’architettura, una scenografia a cielo aperto, che in questa occasione diventa set televisivo.
Monsignor Dario Viganò, che è stato anche assessore e prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede ed è autore di numerosi studi e pubblicazioni dedicati all’analisi del rapporto tra i media e il mondo cattolico, ha di recente pubblicato “Testimoni e influencer – Chiesa e autorità al tempo dei social” (Edb Edizioni DehonianeBologna, 2020) nel quale ripercorre la storia del rapporto tra Chiesa e autorità dalle origini al tempo dei social media. «La dimensione normativa e regolativa dell’autorità viene oggi messa in discussione dai social media. Le community si organizzano sulla base di interessi e visioni comuni, espellono le dissonanze e seguono gli influencer, a cui conferiscono autorità in un determinato ambito e in un tempo circoscritto. In questo contesto, l’unica autorità che la Chiesa può legittimamente coltivare – si legge nel volume -è quella della testimonianza di coloro che, in forza del battesimo, vivono manifestando il dono della vita di Dio in noi».
Le nuove puntate de Le Ragioni della Speranza, firmate da Laura Misiti e Gianni Epifani, con la collaborazione di Carmela Radatti e la regia di Maria Amata Calò, andranno in onda su RaiUno a partire da sabato 15 maggio alle ore 16.15.