Giovedì 18 marzo è stata celebrata in Cattedrale a Pavia la Santa Messa in occasione della Giornata Nazionale in Memoria di tutte le vittime dell’epidemia di Coronavirus, Giornata istituita dal Governo Italiano al fine di conservare e di rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia.
La data del 18 marzo è stata scelta poiché fu il giorno dei camion militari che portarono via i corpi delle vittime di Bergamo.
“Nella preghiera per i defunti, noi esprimiamo non solo l’affetto e il ricordo, ma la speranza che non sono stati inghiottiti dal nulla, che essi vivono presso il Signore e il destino ultimo, che attende loro e noi, è la risurrezione, la vita eterna senza fine: «Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti» (2Mac 12,44) . ha ricordato il Vescovo, Mons. Sanguineti, che ha presieduto la celebrazione – . In realtà, quando un nostro caro ci lascia, il nostro cuore intuisce e sente che tutto non può finire nel nulla, che quel volto, quell’esistenza, con le sue gioie e i suoi dolori, con le sue fatiche e le sue attese, con i suoi affetti, non possono essere ridotti a niente: sarebbe ingiusto e disumano vivere, avendo come prospettiva l’annullamento totale di ciò che siamo!”
QUI L’OMELIA COMPLETA DEL VESCOVO, MONS. CORRADO SANGUINETI