Nel primo pomeriggio di martedì 22 dicembre il Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, è stato in visita alla clinica di Ematologia dell’ospedale San Matteo. Un’occasione particolarmente gradita sia per portare un messaggio di augurio per il Natale ma anche per poter visitare i malati ricoverati in reparto e fermarsi un momento a pregare con loro. “Siamo particolarmente contenti di averla qui con noi – ha sottolineato il direttore della clinica, il dottor Luca Arcaini -: questo periodo è stato particolarmente difficile per tutti noi che siamo stanchi e provati da questo dramma che ci circonda. La sua presenza è per noi di grande conforto e lo è anche per tutti i nostri pazienti. Abbiamo però anche potuto vedere di persona quanti esempi di impegno continuo si stanno verificando negli ospedali, tra gli operatori, i medici, le persone che vogliono portare un aiuto. Penso agli specializzandi e ai ragazzi che qui imparano il loro lavoro: non li ho mai sentiti lamentarsi nonostante le difficoltà di momenti completamente imprevisti. Hanno affrontato con noi la situazione e tutti abbiamo davvero dato il massimo”.
Al momento l’ematologia conta 27 posti di degenza e 6 dedicati ai trapianti, l’obiettivo che sottende al grande lavoro quotidiano è quello di lasciare completamente fuori dalla clinica il temuto Covid per salvaguardare i pazienti; non è un caso che medici ed operatori sanitari facciano il tampone ogni due settimane. Ad accogliere il Vescovo in clinica anche Tullio facchera e la moglie, Antonia Cerqueira Dias, genitori della compianta Barbara e fondatori della Residenza Barbara Fanny Facchera che accoglie malati da tutta Italia in cura proprio al San Matteo; presente, tra gli altri, anche Giuseppina Grugnetti, direttore infermieristico dell’ospedale pavese e il cappellano Padre Mario Viganò.
“Sono qui per esprimere un saluto e la vicinanza della comunità pavese a voi che siete in prima linea – ha detto il Vescovo Corrado dopo essersi informato della situazione della clinica ematologica -. So che il logoramento e la fatica vi hanno messo a dura prova ma so anche che non avete mai fatto mancare a nessun paziente la vostra competenza con grande attenzione all’aspetto umano. Sono gli stessi malati che me lo hanno riferito. Vi esorto a trattenere per voi, in questo periodo così difficile, le cose buone che si sono verificate nonostante la pandemia: penso al senso di collaborazione, all’amicizia e alla fraternità che ci hanno unito di fronte al pericolo e alla riscoperta della fragilità umana che ci accomuna tutti. Guardiamo avanti senza eliminare con un colpo di spugna l’esperienza della pandemia ma facendola maturare dentro di noi e conservando quegli aspetti umani che abbiamo ritrovato e che prima davamo per scontati”.
Al termine dei saluti al personale, il Vescovo ha cominciato la visita accompagnato dal dottor Luca Arcaini e dalla dottoressa Patrizia Zappasodi: Mons. Sanguineti ha potuto salutare e pregare con numerosi malati nel rispetto della normativa antiCovid e stando dietro ai vetri separatori, per tutelare la salute dei pazienti.
(Nella foto il Vescovo di spalle mentre parla con medici e infermieri, a sinistra il dottor Luca Arcaini, primario di Ematologia).