Mirabello, Sant’Alessandro, Santissimo Crocifisso, Santissimo Salvatore. E poi Borgarello, Villanterio e Magherno e tanti altri tra parrocchie e unità pastorali e oratori che hanno scelto di aprire le porte degli oratori per accogliere bambini e ragazzi e provare, nonostante i numerosi ostacoli posti sulla strada di tutti dall’epidemia di Covid-19, a ridare sorrisi e speranza.
Un pensiero, in questa situazione, va agli oratori che non hanno potuto organizzare un ritrovo estivo sia per spazi esigui che per problemi di numeri: in attesa che si possa presto ospitare bambini e famiglie si sa bene che il loro impegno di questi giorni è di prezioso supporto e di speranza che presto tutto torni come prima.
Ed intanto è bello poter raccontare il tanto bene che in questi giorni viene distribuito, bene che risuona anche nelle parole di animatori, educatori e bimbi: “Quest’anno i numeri sono ristretti e secondo me per i bimbi va meglio perché c’è una dimensione più familiare” dice l’educatrice Margherita, 19enne tornata particolarmente volentieri a Sant’Alessandro; “i bambini sono molto diligenti – gli fa eco Sasha, educatore in forza all’oratorio dei Salesiani di via San Giovanni Bosco a Pavia -. Li vedo molto attenti ai coetanei, si aiutano tra loro e fanno gruppo, come se quest’anno ci fosse più armonia. magari accade perché i numeri sono più ristretti o forse solo perché l’isolamento ha fatto comprendere loro che stare in compagnia è vitale per tutti”.
Di bello ci sono le immagini che speravamo anche quest’anno di poter scattare: giochi sotto il sole, volti sorridenti e la voglia di stare insieme, nonostante tutto.
Sul settimanale diocesano Il Ticino di venerdì 17 luglio ampio spazio a tanti campi estivi oratoriani con immagini e racconti.