Visto il Comunicato dei Vescovi Lombardi dello scorso 6 marzo e in ragione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e del comunicato della Conferenza Episcopale dell’8 marzo 2020, sentito il parere di Monsignor Vescovo, la Curia di Pavia, per mezzo del segretario Vescovile don Nicolas Sacchi, ha fornito indicazioni riguardanti la celebrazione dei Sacramenti e dei Funerali.
Ecco le indicazioni, riassunte per punti:
1. Le chiese rimangano aperte;
2. Le Messe con il concorso di popolo rimangano sospese, i presbiteri sono invitati a celebrare quotidianamente senza popolo;
3. Preferibilmente si sospendano anche i matrimoni e le celebrazioni esequiali. Siano celebrati, tuttavia, la benedizione del sepolcro e il rito della sepoltura (o della deposizione delle ceneri) come previsto dal rituale delle Esequie. Sia raccomandato agli eventuali presenti il rispetto delle distanze imposte dalla normativa. La Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo opportuno al termine dell’emergenza.
4. Per quanto concerne il sacramento della riconciliazione è preferibile non utilizzare confessionali, ma luoghi più ampi come la sacrestia o ambienti adiacenti la chiesa. Per la confessione nei banchi si tenga la distanza di almeno di un metro, a condizione che sia possibile garantire la dovuta riservatezza del sacramento.
5. Si ricorda che è possibile seguire la Celebrazione eucaristica domenicale e altri momenti di preghiera presieduti dal Vescovo in diretta sui siti diocesani e/o su telePavia (volta per volta verrà comunicato l’orario e la modalità).
Inoltre, ecco ulteriori suggerimenti riguardanti i decessi per “coronavirus”:
- in tali circostanze è bene anzitutto avviare un dialogo sereno con i famigliari e il personale dell’agenzia funebre;
- le benedizioni avvengano preferibilmente o sul sagrato della chiesa parrocchiale (ad es. in caso di cremazione che vanno fuori Pavia) oppure, a seguito del permesso del Comune, nell’atrio del cimitero (per coloro che vengono tumulati in esso) in modo da evitare assembramenti in luoghi chiusi.
- si sconsiglia la benedizione in luoghi come camere mortuarie degli ospedali o case funerarie a causa del forte afflusso di questi giorni.
- sconsigliata è anche la benedizione nelle case private. Tuttavia, se la situazione e/o il numero esiguo dei soli famigliari lo permette, si proceda pure.
- come già indicato, la messa di suffragio verrà celebrata dopo l’epidemia in accordo con i parenti.
Le indicazioni sono valide, a livello diocesano, fino a nuovo provvedimento.
QUI il comunicato ufficiale della CEI