La santità che diventa “terrena” e, trascendendo gli spazi della vita ecclesiale, si trasforma in azioni concrete di bene verso l’altro. E’ stato questo il filo conduttore della festa patronale della Diocesi di Pavia, dedicata a San Siro, primo Vescovo della città, e celebrata dal Vescovo Corrado Sanguineti nel tardo pomeriggio di lunedì 9 dicembre con il tradizionale Pontificale in Duomo. Una festa che ha voluto puntare l’attenzione anche su altre figure che hanno segnato il cammino della Diocesi di Pavia: durante la Santa Messa, infatti, è stato letto ufficialmente per la prima volta il Decreto con cui la Chiesa Cattolica ha riconosciuto le “virtù eroiche” di don Enzo Boschetti dichiarandolo Venerabile ed è stata ricordata la figura di San Riccardo Pampuri, per il quale la chiesa pavese sta vivendo un Anno Giubilare nel trentesimo anniversario della canonizzazione avvenuta il 1° novembre 1989, e nel 90° anniversario della sua morte, che cadrà il 1° maggio 2020; ricordata anche la figura di monsignor Carlo Allorio, Vescovo di Pavia negli anni difficili della seconda guerra mondiale e del dopoguerra.
“I testimoni che stanno davanti a noi hanno tratti e cammini originali – ha richiamato monsignor Sanguineti nella sua omelia -: San Siro è il vescovo evangelizzatore che ha posto i fondamenti della nostra Chiesa; San Riccardo, medico, solo negli ultimi tre anni di vita è diventato religioso nell’ordine ospedaliero dei Fatebenefratelli; don Enzo, come prete, si è lasciato interpellare da forme nuove di povertà sociale ed esistenziale, soprattutto nel mondo dei giovani, della Pavia a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, e ha speso la sua vita in un’appassionata opera educativa, affrontando inizialmente non poche incomprensioni e fatiche”.
L’omelia integrale pronunciata dal Vescovo Corrado Sanguineti è scaricabile a questo link.