La Chiesa pavese destina cifre specifiche sia ad enti particolari sia alle parrocchie che nel tempo hanno avviato (e oggi sostengono con impegno) attività di supporto e vicinanza agli ultimi ed a coloro che sono in condizione di fragilità. Il totale della cifra (che deve essere ripartito tra enti e parrocchie interessate) ammonta a 43.000 euro. Da quest’anno sono entrati a far parte degli enti sostenuti dalli fondi 8xmille rientrano anche la parrocchia di Santa Maria di Caravaggio che ogni domenica distribuisce gratuitamente un pranzo freddo a chi ne ha bisogno, il Centro di Aiuto alla Vita di Belgioioso e il Consultorio Familiare Onlus di Pavia.
La Casa Del Giovane
Comunità di vita e di servizio nata nel 1971 dall’intuizione profetica del Servo di Dio don Enzo Boschetti, sacerdote della Diocesi di Pavia, la CDG oggi è una delle realtà più amate a Pavia. Partita come centro di accoglienza per giovani con problemi di tossicodipendenza, oggi accoglie persone con varie forme di disagio: minori con problemi familiari, minori stranieri, giovani con problemi di dipendenza, madri sole con figli, persone con disagio psichico e senza fissa dimora. Qualche numero: oltre 150 sono gli ospiti residenziali, un centinaio gli diurni, 16 sono i comunitari di vita, 70 i dipendenti, 19 i consulenti, 6 i volontari residenti, 60 i volontari esterni e una decina i tirocinanti.
La Mensa del Fratello
Trentadue anni fa (il 6 gennaio del 1986, giorno dell’Epifania) don Giuseppe Ubicini, l’allora parroco di San Mauro, benediceva la prima cena offerta dalla Mensa del Fratello, a supporto di coloro che, ancora oggi, non possono permettersi un pasto caldo. Da allora la mensa non si è più fermata: “Serviamo una media di 60 pasti al giorno per la cena della sera, per un totale di oltre ventimila persone all’anno – ha ricordato Antonio Bottazzi, volontario da più di vent’anni -. Di solito faccio la spesa e recupero le forniture di cibo donate, comprese quelle vicino alla scadenza, e gestisco anche i rapporti con il Banco Alimentare.
Per il resto viviamo grazie alle offerte dei parrocchiani e della città, garantendo il pasto serale alle tante persone che arrivano da noi. Non amiamo molto farci pubblicità, preferiamo il servizio e il fare per dare una mano”. I volontari della Mensa del Fratello hanno frequentato tutti il corso Hccp e alla mensa vengono serviti esclusivamente piatti freschi e preparati in giornata. Oggi una cena calda costa alla Mensa meno di 50 centesimi, frutto della sinergia che don Franco Tassone, attuale parroco del Santissimo Salvatore, ha saputo creare con le tante istanze che a Pavia si occupano di fragilità.
Casa Betania
Betania, casa dell’amicizia, è una casa famiglia sorta nel 1984 all’interno della parrocchia del SS.Crocifisso di Pavia e destinata a sopperire alle necessità di persone anziane autosufficienti. E’ presieduta dal Parroco pro tempore (oggi don Paolo Pelosi), opera nei locali di proprietà della parrocchia ed è gestita da personale volontario che presta la propria opera gratuitamente e da un gruppo di religiose della Congregazione di Maria Mediatrice. Gli ospiti contribuiscono secondo le proprie possibilità e non viene richiesta alcuna retta di degenza. In Casa Betania restano a disposizione alcuni posti letto per parenti di ammalati degenti negli ospedali della città e provenienti da altre regioni.
La Caritas Parrocchiale della Sacra Famiglia
“Rispetto allo scorso anno le famiglie sono un po’ diminuite perché, a seguito di alcuni incontri con le varie Caritas locali, abbiamo scremato quelle che andavano in più posti contemporaneamente. Oggi sono in tutto 95 per un totale di 340 persone”. Daniela Scherrer, coordinatrice della Caritas della parrocchia della Sacra Famiglia di Pavia (il cui parroco è don Vincenzo Migliavacca) ha tracciato il profilo odierno del servizio agli ultimi di Viale Ludovico il Moro facendo una chiara distinzione anche per quanto riguarda la provenienza: “La metà delle famiglie che si rivolgono a noi sono italiane (molti i pensionati soli che non arrivano a fine mese e gli uomini separati) e dell’altra metà la maggior parte vengono dal Maghreb e dall’Est Europa. Colpisce molto la realtà di famiglie, sia italiane che straniere, che un tempo vivevano senza grossi problemi ed oggi hanno perso il lavoro e si trovano in condizione di grande difficoltà, ma faticano per vergogna a mettersi in fila e farsi vedere, quindi chiedono ripetutamente di poter accedere in momenti diversi. E cerchiamo di accontentarli nei limiti del possibile, perché capiamo la fatica di chiedere quando non sei mai stato abituato”.
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La Mensa del Povero
Era il 1945. In una Pavia segnata drammaticamente dal secondo conflitto mondiale, i Frati Minori, appena giunti in città, dedicarono la loro opera ai bisognosi creando una mensa per i poveri intitolata a San Francesco d’Assisi e distribuendo un pasto caldo a quanti bussavano alla porta del convento. Da allora questo luogo di carità (che ha sede presso la chiesa di Canepanova, nel cuore della città) non ha mai smesso la sua attività e attualmente accoglie, grazie all’impegno di tanti volontari e al coordinamento di Fra Celestino, 120 persone ogni giorno a pranzo, dal lunedì al sabato, dalle 11 alle 12.15 e con due diversi turni. Accanto a questo servizio, in collaborazione con la Caritas, due volte al mese, sono distribuiti i pacchi alimentari a famiglie e persone anziane in difficoltà.
Gruppo Emmaus
Il Gruppo Emmaus Onlus si occupa dell’accoglienza dei parenti degli ammalati con l’ intento di ricreare un ambiente familiare e di amicizia a quanti, forestieri in Pavia, vivono la dolorosa esperienza della malattia. Annualmente l’associazione offre ospitalità a circa 360 persone provenienti da varie regioni d’Italia e dall’estero per circa 3.000 giornate complessive di presenza. L’ospitalità è offerta gratuitamente a tutti. Gli ospiti versano, se ne hanno la possibilità, un contributo per concorrere, in piccola parte, alle spese vive di gestione delle strutture che sono in tutto 6, per un totale di 41 posti letto di cui 24 presso Casa Leona (complesso residenziale realizzato dal Comune di Pavia e concesso in comodato al Gruppo Emmaus per i fini sociali) e gli altri distribuiti in cinque diversi appartamenti a Pavia.