“Come si fa a non appassionarsi di Agostino a mano a mano che lo si conosce, interprete com’è dell’umanità che è in noi, con le sue fragilità, criticità e miserie ma anche con le sue impennate di elevazione a Dio cui è proteso: ‘Ci hai fatti per Te… in interiore homine’. Agostino è testimone del travaglio umano che ondeggia tra desiderio di Dio e seduzione all’alienazione ed è soprattutto il testimone straordinario di chi è Dio per lui, in Gesù Cristo: è certo del Suo esserci perché l’ha sperimentato come Salvatore”.
Sono le parole di ammirazione verso l’umanità di sant’Agostino pronunciate del Vescovo di Verona monsignor Giuseppe Zenti, che ha celebrato la Santa Messa Solenne insieme con il Vescovo di Pavia monsignor Corrado Sanguineti e con Monsignor Giovanni Scanavino, Vescovo Emerito di Orvieto-Todi nel tardo pomeriggio di lunedì 29 aprile in occasione della conclusione della 51° Settimana Agostiniana Pavese. Un momento particolarmente sentito ed emozionante grazie anche alla forza delle parole di monsignor Zenti, che ha voluto tratteggiare anche alcuni possibili accostamenti tra il Vescovo di Ippona e Santa Caterina da Siena patrona d’Italia, la cui festa liturgica cade proprio il 29 aprile.
La Settimana Agostiniana Pavese 2019 si è conclusa con la Reposizione dell’Urna con le reliquie di Sant’Agostino e con il concerto in Basilica delle ore 21 offerto dal “Comitato Pavia Città di Sant’Agostino” dal titolo “Un Cavalier di Spagna. La missa l’homme armè e altre opere sacre di Francisco de Penalosa” con l’ensamble UtFaSol diretta da Pietro Modesti.
Qui è possibile scaricare l’omelia di Monsignor Corrado Sanguineti pronunciata mercoledì 24 aprile in occasione della festa Liturgica della Conversione di Sant’Agostino.
L’articolo completo sulla conclusione della 51° Settimana Agostiniana Pavese sarà riportato sul settimanale diocesano Il Ticino di venerdì 3 maggio.