“Perché Maria si è fidata? Per la forza e la bellezza di una promessa che traspariva nelle parole dell’Angelo. È così anche per noi: la nostra libertà si muove, aderisce, rischia quando ci sentiamo portatori e destinatari di una promessa. Senza una promessa all’orizzonte, non ci muoviamo, non rischiamo, non ci mettiamo in gioco: vale nello studio, nel lavoro, nelle amicizie, nel dono di un affetto vero, vale anche nell’esperienza di fede”.
Sono alcune delle parole pronunciate dal Vescovo Corrado Sanguineti nella serata di sabato 13 aprile durante la Veglia delle Palme dedicata ai giovani, in occasione della XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù. Un momento particolarmente toccante che ha visto la presenza di tanti giovani, che hanno potuto ascoltare le parole del Vescovo ma anche, in semplicità, accostarsi alle sante confessioni e partecipare all’adorazione eucaristica. Per l’occasione, infatti, le porte del Duomo sono rimaste spalancate fino a mezzanotte, per permettere ai giovani di provare a passare un sabato sera diverso e magari più vicino alla fede.
Per guidare i fedeli, in Cattedrale è stata approntata un’atmosfera inusuale e coinvolgente: l’altare maggiore era illuminato di rosso e la Croce centrale di luce bianca, l’altare di san Siro era caratterizzato da una luce violacea mentre a circondare l’altare del Suffragio era una luce chiara di colore verde; luce verde intenso invece nella cripta, aperta al culto ed a coloro che volessero pregare in uno spazio più raccolto; ad animare la riflessione con i canti è stato il coro di Canepanova, diretto da Frà Celestino Pagani. Ad aprire la riflessione alcune letture pronunciate da don Riccardo Santagostino Baldi, che coordina la pastorale universitaria diocesana.
Il testo completo della riflessione pronunciata da Vescovo Sanguineti in occasione della Veglia delle Palme 2019 è disponibile qui