“Dall’insegnamento di due grandi Pontefici, come Papa San Giovanni Paolo II e Papa Francesco, abbiamo imparato che l’ecumenismo del sangue e del martirio ha segnato la storia della Chiesa nel Novecento, e sta caratterizzandola anche ai nostri giorni come dimostra il continuo sacrificio di fratelli e sorelle che perdono la vita a causa della loro fede nel Signore”.
E’ stato questo uno dei passaggi più significativi dell’intervento del Vescovo Corrado Sanguineti, durante la Veglia ecumenica in memoria dei martiri cristiani, svoltasi la sera del 15 aprile, lunedì santo, nella chiesa di San Luca. A organizzare il momento di preghiera, sempre molto sentito, sono state la Comunità di Sant’Egidio e la Diocesi di Pavia. La Veglia, presieduta da Mons. Corrado, ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Chiese di
altre confessioni. Tra letture sacre, preghiere e canti, sono stati letti i nomi dei martiri (in Africa, nelle Americhe, in Medio Oriente, in Asia, in Oceania e in Europa) che nell’ultimo anno hanno offerto la loro vita per il Vangelo. Accanto al Vescovo sull’altare c’era don Michele Mosa, delegato vescovile per ecumenismo e dialogo.
(A.Re.)
Sul prossimo numero del settimanale diocesano Il Ticino in uscita venerdì 19 aprile, ci sarà un articolo di approfondimento dedicato alla Veglia per i Martiri cristiani.