“È un legame molto saldo quello fra gli agricoltori e il Creato, caratterizzato da un profondo rispetto per la terra, la natura e l’ambiente, tematiche che rieccheggiano più volte anche nell’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco. Inoltre, lavorare la terra significa sperimentare direttamente la dipendenza dell’uomo da Dio perché la realtà ci è donata e chi lavora la terra lo sa bene”.
Monsignor Corrado Sanguineti ha incontrato dirigenti e funzionari della Coldiretti di Pavia nella giornata di giovedì 17 gennaio, giorno di Sant’Antonio Abate, protettore delle attività agricole e di allevamento. La visita alla sede di Viale Brambilla è stata caratterizzata da un clima cordiale di scambio e saluti allietati anche dalla benedizione del Vescovo Corrado impartita ai dipendenti presenti. Ad accogliere Monsignor Corrado Sanguineti c’erano il Presidente di Coldiretti Pavia Stefano Greppi, il Direttore Rodolfo Mazzucotelli e tutto il Consiglio Direttivo di Coldiretti Pavia. Diversi gli argomenti affrontati da Monsignor Sanguineti nel suo intervento, tra cui anche il ruolo degli agricoltori come custodi della terra: “Le imprese agricole oggi svolgono un lavoro altamente qualificato e che produce ricchezza e posti di lavoro anche per i giovani – ha commentato il Vescovo Corrado durante il suo intervento -. Valori come legalità e radicamento nel territorio sono importanti e lo divengono ancora di più se uniti al rispetto per la natura e l’ambiente. Uomo e creato non sono soggetti in competizione e l’agricoltura oculata mostra come l’uomo stesso porti a frutto le risorse della natura creando anche un impatto di bellezza sul paesaggio che lo circonda. L’agricoltore ama la sua terra e la sua attività educa al rapporto virtuoso tra soggetto umano e creato”.
Sul settimanale Il Ticino di venerdì 25 gennaio ci sarà un ampio approfondimento sulla visita di monsignor Sanguineti alla Coldiretti Pavia.