“Siamo di fronte a un avvenimento che rappresenta l’inizio di una presenza che, da allora, segna la storia dell’uomo e continua a provocare la libertà e il cuore di chi è raggiunto dal grande annuncio: in questo bimbo, che viene alla luce nel silenzio e nel nascondimento di Betlemme, è Dio che si fa presente, in modo inaudito, come uomo, come volto umano tra noi”.
Monsignor Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, ha presieduto la santa Messa della notte di Natale e la seguente celebrata il 25 dicembre in Cattedrale a Pavia. I riti sono stati particolarmente partecipati (il Duomo era gremito in ogni ordine di posti) e tanto suggestiva è statam in particolare, la messa della Notte di Natale: il Vescovo Corrado ha voluto puntare l’attenzione sulla bellezza della sorpresa della nascita di un bambino: “Come ricordava pochi giorni fa Papa Francesco, siamo davanti a qualcosa di sorprendente, d’inatteso, d’inimmaginabile: «È nella notte di Natale che arriva la sorpresa più grande: l’Altissimo è un piccolo bimbo. La Parola divina è un infante, che letteralmente significa ‘incapace di parlare’. Ad accogliere il Salvatore non ci sono le autorità del tempo o del posto o gli ambasciatori: no; sono dei semplici pastori che, sorpresi dagli angeli mentre lavoravano di notte, accorrono senza indugio. Chi se lo sarebbe aspettato? Natale è celebrare l’inedito di Dio, o meglio, è celebrare un Dio inedito, che ribalta le nostre logiche e le nostre attese». Celebrare il Natale di Cristo significa celebrare il natale di ogni figlio d’uomo, nato da donna, celebrare l’incanto e il dono di ogni creatura umana, concepita e custodita nel grembo di una madre, generata e offerta come regalo prezioso a noi tutti, uomini e donne in cammino nel tempo”.
E se nella Notte di Natale si fa riferimento alla Nascita di Gesù come momento sorprendente, durante il Giorno è Dio che si manifesta all’umanità tramite le opere di suo Figlio ad essere presente nelle parole dell’omelia di monsignor Corrado: “Questo, fratelli e sorelle, è il cuore del mistero del Natale – ha detto il Vescovo di Pavia -: Dio esce dal suo silenzio, Dio, «che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio» (Eb 1,1-2), Dio nel suo Figlio divenuto uomo tra noi, parla a noi con gesti e parole d’uomo, si fa conoscere, mostrando il suo volto. Non è più un enigma indecifrabile, un ‘ignoto signore’ alla fine lontano ed estraneo al dramma e all’avventura della nostra esistenza, ha un volto, è un ‘Tu’ a cui possiamo rivolgerci: «Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato» (Gv 1,18). Possiamo dire che in tutto il Vangelo, Gesù ci ha narrato il Padre, ci ha mostrato l’amore misericordioso del Padre, ci ha aperto la possibilità di un nuovo rapporto con il Padre, da figli e non da servi: ci ha veramente dato il «potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,13)”.
(L’omelia integrale della Santa Messa della notte di Natale è scaricabile qui)
(L’omelia integrale della Santa Messa del giorno di Natale è scaricabile qui)