“Ciò che è importante è comprendere come dentro di noi si possa costruire un cammino partendo dalle relazioni: quello che sono oggi lo devo alle persone che ho incontrato nei miei cinquant’anni di sacerdozio”. Una frase che potrebbe apparire banale, ma che contiene in sè la forza di un’intuizione fondamentale: senza la presenza degli altri, non è possibile costruire un’esperienza di vita e di comunità. Ed è la consapevolezza che il vescovo Giovanni Giudici ha voluto trasmettere alle persone che, nella serata di lunedì 9 giugno, hanno partecipato in Cattedrale a Pavia alla celebrazione per le Ss. Spine. L’evento è stata anche l’occasione per la festa organizzata in occasione del 50esimo di ordinazione sacerdotale del vescovo. Un Duomo davvero gremito (erano almeno un migliaio le persone presenti) ha assistito al saluto e al ringraziamento della comunità diocesana al vescovo. Mons. Giudici ha ricevuto anche gli auguri giunti da Roma da parte di Papa Francesco, letti dal vicario generale mons. Adriano Migliavacca, che hanno ripercorso le tappe del cammino di vita e vocazionale del presule di Pavia. Parole di vicinanza e di affetto sono arrivate anche da parte dei vescovi pavesi mons. Vittorio Lanzani e mons. Paolo Magnani. A mons. Giudici il vicario ha consegnato il libro “Una speranza affidabile” con la prefazione di Enzo Bianchi; il volume ospita una serie di interventi dello stesso Giudici. Il vescovo ha avuto in dono anche un anello episcopale, con l’effige della croce e della corona di spine.
Il tema della comunità è emerso di continuo dalle parole del vescovo di Pavia: “la spina su cui riflettiamo questa sera è quella della divisione, della contrapposizione tra i figli di Dio, la rivalità e il pregiudizio. Tra le sofferenze del Signore quindi c’è anche la voluta carenza di armonia, di ascolto, di dialogo tra le persone. La ricerca del bene comune, in ogni comunità, può anche permetterci di aiutare chi sta in posizione di svantaggio. E per fare questo occorrono forza, volontà, coraggio, amore e rispetto verso se stessi e verso il prossimo”.
Dopo l’omelia, è seguita la consueta processione per le vie del centro storico: le Ss. Spine sono state precedute dall’immagine del “Senor de Los Milagros”, dagli ordini cavallereschi pavesi, dai sacerdoti della diocesi, dai ministranti del Capitolo della Cattedrale; al termine delle celebrazioni le Ss. Spine sono ritornate al loro posto, custodite presso l’altar maggiore, portate verso l’alto dalla Nivola, tra gli applausi dei presenti.
Per l’occasione, erano presenti in Cattedrale anche il vescovo emerito di Nuoro, mons. Pietro Meloni, e le autorità cittadine, tra cui il presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone, il prefetto Peg Strano Materia e il neo-eletto sindaco della città Massimo de Paoli.
Simona Rapparelli