E anche quest’anno alla Casa del Giovane è Festa di Primavera. “Quest’anno – spiega don Arturo Cristani, direttore della CDG – l’abbiamo intitolata “C’è più gioia nel dare”. Può sembrare un titolo scontato o classico, però l’intento era di far girare una parola diversa rispetto a un atteggiamento che ormai può sembrare normale. Basta aprire una pagina di giornale: tutti arraffano o cercano di farlo in vari modi mentre noi conosciamo tanta gente che non arraffa, ma anzi è generosa e capace di condividere. Quindi, il titolo voleva essere anche un po’ una provocazione nel senso di riconoscere che nella realtà e nella vita concreta non è la logica del prendere quella che fa vivere per davvero”.
La festa di Primavera si celebrerà la prossima domenica 25: “Sarà una giornata dedicata alla festa. Non ci saranno conferenze, che abbiamo già fatto, però ci sarà la messa con mons. Giudici alle 16, un momento di gioco di festa e merenda per i ragazzi e la premiazione del torneo di calcio dedicato a don Enzo che tutti gli anni giochiamo tra le varie case. La giornata si concluderà con la cena insieme. L’abbiamo pensata come un momento di convivialità sempre nell’ottica di proporre con la semplicità concreta che però realizza grandi cose. In questi giorni ci vengono a trovare un po’ di candidati sindaci vari, perché c’è giustamente un confronto con le istituzioni, ma noi non smettiamo di ricordare che le istituzioni sono per le persone e le persone fanno le istituzioni. Questa logica del servizio e della condivisione deve essere sempre ben tenuta presente. Complice probabilmente la campagna elettorale, non ho sentito una parola sugli immigrati, un argomento scomodo che però ci interroga profondamente e da vicino”.
E ritorna allo slogan della festa di quest’anno: “Può sembrare il nostro uno slogan idealistico, ma, a fronte di quei due o tre che finiscono sui giornali perché hanno fatto i furbi, ci sono migliaia di persone che tutti i giorni donano. Penso alla mamma che si prodiga per i propri figli, al padre che si impegna per la propria famiglia, agli educatori, ai volontari, ai giovani. Non si vedono e non fanno rumore, ma esiste un mondo di solidarietà e gratuità che controbilancia notevolmente tutti questi personaggi tristi qui che pensano che la vita sia avere un conto in banca mostruoso mentre la vita è ben altro”.
La festa di Primavera si celebrerà la prossima domenica 25: “Sarà una giornata dedicata alla festa. Non ci saranno conferenze, che abbiamo già fatto, però ci sarà la messa con mons. Giudici alle 16, un momento di gioco di festa e merenda per i ragazzi e la premiazione del torneo di calcio dedicato a don Enzo che tutti gli anni giochiamo tra le varie case. La giornata si concluderà con la cena insieme. L’abbiamo pensata come un momento di convivialità sempre nell’ottica di proporre con la semplicità concreta che però realizza grandi cose. In questi giorni ci vengono a trovare un po’ di candidati sindaci vari, perché c’è giustamente un confronto con le istituzioni, ma noi non smettiamo di ricordare che le istituzioni sono per le persone e le persone fanno le istituzioni. Questa logica del servizio e della condivisione deve essere sempre ben tenuta presente. Complice probabilmente la campagna elettorale, non ho sentito una parola sugli immigrati, un argomento scomodo che però ci interroga profondamente e da vicino”.
E ritorna allo slogan della festa di quest’anno: “Può sembrare il nostro uno slogan idealistico, ma, a fronte di quei due o tre che finiscono sui giornali perché hanno fatto i furbi, ci sono migliaia di persone che tutti i giorni donano. Penso alla mamma che si prodiga per i propri figli, al padre che si impegna per la propria famiglia, agli educatori, ai volontari, ai giovani. Non si vedono e non fanno rumore, ma esiste un mondo di solidarietà e gratuità che controbilancia notevolmente tutti questi personaggi tristi qui che pensano che la vita sia avere un conto in banca mostruoso mentre la vita è ben altro”.
Elia Belli