La chiesa di Santa Maria del Carmine, a Pavia, ha ospitato la sera di lunedì 27 maggio la Santa Messa, presieduta dal vescovo Giovanni Giudici, con il conferimento dell’Accolitato a Davide Taccani e Luca Tentori e del Lettorato ad Angelo Curti, Marco Labate, Gabriele Maini ed Emilio Malinverni. Una tappa importante nel percorso di Davide, Angelo, Marco, Gabriele ed Emilio, avviati verso il sacerdozio ministeriale, e per Luca, che si prepara al diaconato permanente.
Nella sua omelia il vescovo Giovanni Giudici ha preso spunto dalla pagina del Vangelo di Marco nella quale Gesù spiega all’uomo che gli si fa incontro, e che gli chiede cosa deve fare per avere in eredità la vita eterna, che non basta osservare i comandamenti: si deve anche rinunciare alla ricchezza. “Gesù – ha sottolineato il vescovo – spiega all’uomo che la vita eterna si conquista se ci consegniamo completamente all’amore di Dio. La ricchezza rappresenta una fonte di sicurezza. Ma entrare in qualsiasi ministero della Chiesa, compresi il Lettorato e l’Accolitato, significa consegnare la propria vita al progetto di Dio. E’ qualcosa che ci rende poveri, ci toglie sicurezza, ma ci affida totalmente al Signore. Ci ritroviamo piccoli, ma nelle mani di Dio. E’ il Signore che rende operativa la nostra fede nella pratica della carità”.
Nella sua omelia il vescovo Giovanni Giudici ha preso spunto dalla pagina del Vangelo di Marco nella quale Gesù spiega all’uomo che gli si fa incontro, e che gli chiede cosa deve fare per avere in eredità la vita eterna, che non basta osservare i comandamenti: si deve anche rinunciare alla ricchezza. “Gesù – ha sottolineato il vescovo – spiega all’uomo che la vita eterna si conquista se ci consegniamo completamente all’amore di Dio. La ricchezza rappresenta una fonte di sicurezza. Ma entrare in qualsiasi ministero della Chiesa, compresi il Lettorato e l’Accolitato, significa consegnare la propria vita al progetto di Dio. E’ qualcosa che ci rende poveri, ci toglie sicurezza, ma ci affida totalmente al Signore. Ci ritroviamo piccoli, ma nelle mani di Dio. E’ il Signore che rende operativa la nostra fede nella pratica della carità”.
A.Re.