“Una Chiesa attenta ai bisogni delle persone e capace sempre di ripartire da Nazareth. E’ il messaggio che il nostro vescovo ci ha trasmesso con la sua ultima lettera pastorale e che oggi vogliamo fare nostro con le attività della Consulta”. Con queste parole don Franco Tassone, responsabile dell’Ufficio diocesano dei problemi sociali e del lavoro, ha commentato la nascita del Consulta sociale e del lavoro, la cui prima riunione si è tenuta nella Sala Pertusati del vescovado di Pavia. A presiedere l’incontro è stato proprio mons. Giovanni Giudici. Sono intervenuti i rappresentanti di diverse associazioni ed alcuni consulenti che, per le loro capacità e l’impegno nel sociale, sono stati chiamati a far parte della Consulta. “Ogni volta che nella storia si è manifestato all’orizzonte un nuovo fenomeno sociale – ha sottolineato il vescovo -, i cristiani si sono sempre resi disponibili per fare la loro parte. Mai come oggi un vescovo si chiede come ci si debba comportare di fronte ad uno Stato sociale così abbandonato e in difficoltà. La Consulta potrà svolgere un ruolo prezioso di consulenza, promuovendo iniziative e incontri”. Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il “Laboratorio di Nazareth”: è un’associazione di volontariato, presieduta da Giancarlo Albini, che, alla luce della Dottrina sociale della Chiesa e in comunione con la diocesi, “vuole promuovere e valorizzare il lavoro, l’economia, la politica, perseguendo la giustizia e la pace fra gli uomini nella salvaguardia del creato”.
Il primo impegno della Consulta sociale e del lavoro della diocesi di Pavia sarà l’organizzazione di un momento di riflessione e di confronto che dovrebbe svolgersi il prossimo 30 aprile, alla vigilia della festa del 1 maggio.
Il primo impegno della Consulta sociale e del lavoro della diocesi di Pavia sarà l’organizzazione di un momento di riflessione e di confronto che dovrebbe svolgersi il prossimo 30 aprile, alla vigilia della festa del 1 maggio.
A.Re.