L’anno scolastico è finito (ad eccezione di chi deve ancora affrontare gli esami: in bocca al lupo!). Anche gli studenti pavesi sono in vacanza. Da lunedì 11 giugno per molti di loro scatterà la stagione dei Grest: negli Oratori della diocesi di Pavia inizieranno le settimane educative estive. Una grande avventura che ancora una volta “il Ticino” seguirà con servizi, cronache e fotografie. Sul settimanale della nostra diocesi don Davide Diegoli (responsabile della Pastorale giovanile e Oratori della diocesi di Pavia) ha scritto questa settimana un editoriale per spiegare quale è il tema scelto per il Grest 2012: lo proponiamo anche sul nostro sito.
L’eco dell’ultima campanella scolastica non è ancora del tutto spenta e già i nostri Oratori sono pronti ad accogliere la vociante invasione dei bambini e ragazzi del Grest: una provvidenza attesa per quelle famiglie che non saprebbero altrimenti a chi affidare i figli durante le giornate di lavoro, una grande fatica per coloro che a vario titolo si impegnano nel rendere possibile l’estate in Oratorio, una autentica gioia per i più piccoli, una vera occasione per le nostre comunità parrocchiali di educare alla vita buona del Vangelo.
Tutti possono immaginare quale sforzo organizzativo comporti la proposta del Grest per moltissimi dei duemila Oratori lombardi che si popoleranno nelle prossime settimane di almeno mezzo milione di bambini e ragazzi; non è facile tuttavia immaginare quanto lavoro di studio e progettazione sia necessario per fare ogni volta di una realtà ormai tradizionale un’esperienza sempre nuova: così lo scorso anno abbiamo imparato ad apprezzare il tempo che ci è donato con Battibaleno, quello prima ci siamo impegnati a camminare bene su questa nostra terra con Sotto Sopra e quello prima ancora abbiamo alzato gli occhi al cielo con Nasinsù… Il Grest resta pur sempre il Grest, ma cambia ogni volta pelle: questa estate rimarrà nella memoria di molti quella di Passpartù – Dì soltanto una parola!
La parola sarà l’argomento del Grest 2012: un tema in continuità con quelli degli ultimi anni e necessario per completare il discorso sui grandi scenari della nostra stessa esistenza, sospesa tra cielo e terra, scandita e segnata dalla temporalità, intessuta di parole che ci strutturano e definiscono.
In modo semplice ed esperienziale il Grest coinvolge tutti in una grande narrazione che ha per protagonisti noi e Dio, che con la parola ha ordinato ogni cosa, gli spazi superiori e quelli inferiori, le successioni di luce e tenebre, della notte e del giorno, e ha distinto l’uomo da ogni altra muta creatura col dono della parola stessa, primo evidente segno della somiglianza a sè.
La scommessa è fare dei nostri Oratori un giardino capace di ospitare l’amicizia tra di noi e col Signore, uno spazio evangelico dove si ascoltano e dicono alcune cose e non altre, dove si vedono e compiono alcuni gesti e non altri…
Questa estate cercheremo con cura le parole più belle, quelle che fanno bene, che non feriscono o escludono, quelle che creano amicizia e condivisione, quelle che allargano il cuore e aprono le porte a relazioni autentiche e significative, proprio come un passepartout.
Don Davide Diegoli