Una lettera che arriva al Vescovo di Pavia. Proviene direttamente da Lourdes. E’ lo scritto del Vescovo di quella Chiesa, Jacques Perrier, in cui si constata ufficialmente l’impossibilità di spiegare scientificamente la guarigione di una donna della nostra diocesi. “Una Chiesa comunica a una Chiesa sorella una notizia che è ragione di gioia. Un dono per tutti i credenti”, commenta monsignor Giovanni Giudici dalle colonne del nostro settimanale “il Ticino”. La guarigione inspiegata a cui ci si riferisce è quella di Danila Castelli, sessantaseienne di Bereguardo. Dopo oltre vent’anni di accertamenti ad opera del Bureau Medical di Lourdes è arrivata l’ufficialità. Danila si era ammalata gravemente nel 1981, otto anni di calvario al termine del quale i medici avevano incrociato le braccia, impotenti. Ma Danila, nonostante le sofferenze fisiche, ha sempre affrontato il suo male con coraggio, con una fede enorme e addirittura –come dice lei- con la gioia di sentirsi vicina a Cristo. Dal pellegrinaggio a Lourdes del 1989, quello che doveva essere l’ultimo prima del congedo terreno, la sua vita fisica è cambiata grazie alla guarigione ma quella spirituale è sempre rimasta la stessa: una donna innamorata di Dio, della preghiera, della croce. Il Vescovo ha già reso noto che il 4 maggio i fedeli della diocesi si ritroveranno presso la Grotta di Lourdes alla Zelata per ringraziare la Madonna di questo “dono per tutti”.
Daniela Scherrer