Si è spento un’ora fa il Vescovo emerito di Pavia, mons. Giovanni Volta.
L’ultima battaglia, quella contro l’edema polmonare che lo aveva colpito stanotte, non è riuscito a vincerla. Non aveva più forze, dopo quasi cinque mesi trascorsi in ospedale a “cercare di scalare una montagna troppo ripida”, come egli stesso diceva ai suoi cari nei momenti di lucidità. Volta era stato ricoverato all’ospedale di Mantova il 14 settembre per una pancreatite acuta ed emorragica, che lo aveva costretto a due interventi chirurgici e a una serie di complicazioni cui aveva cercato di reagire con la forza che lo contraddistingueva. Dopo la prima operazione, una volta uscito dalla Rianimazione, Volta aveva dato la speranza di potersi
riprendere: sempre lucido, molto sereno, con una grande fede e ancora con tanti progetti editoriali da condurre in porto il Vescovo emerito pavese aveva sorpreso anche i medici per la sua eccezionale caparbietà seppur nella costante gravità delle condizioni generali. La seconda operazione, a cui era stato costretto per un riacutizzarsi dell’infezione interna al pancreas, ha però ulteriormente indebolito il suo fisico. Nonostante questo, però, Volta aveva compiuto ancora qualche passo verso la ripresa a tal punto che due giorni fa era stato trasferito nella Casa di Cura San Clemente, sempre a Mantova, nelle immediate vicinanze dell’ospedale, gestita dalle religiose Ancelle della Carità. Una struttura di lungodegenza nella quale -durante i primi due giorni- Volta aveva lasciato intravvedere segnali contrastanti:
momenti di lucidità e di cauto ottimismo ad altri di forte stanchezza e di debolezza. Fino a ieri sera quando le grosse difficoltà respiratorie hanno lasciato subito presagire il peggio. Nella notte la diagnosi di edema polmonare, la somministrazione di morfina per alleviare la grossa sofferenza e -questa mattina- Volta ha cessato di vivere circondato dall’affetto dei suoi nipoti e degli amici più stretti. La diocesi di Pavia piange il suo Vescovo emerito, che l’ha retta dal 1986 al 2003: diciassette anni scolpiti da un rapporto molto forte. Volta era ancora legatissimo a Pavia, ai sacerdoti e alla gente, per questo era molto contento quando era invitato a partecipare ad eventi religiosi che accettava sempre di buon grado.
Oggi alle ore 18.00 nella chiesa di santa Maria del Carmine mons. Giovanni Giudici presiederà la concelebrazione a suffragio di mons. Volta