“‘Passiamo all’altra riva’: l’invito di Cristo ai suoi discepoli racchiude il percorso umano, cristiano e
sacerdotale di Don Casella, perché, attraverso eventi anche dolorosi, egli ha accettato di passare dalla riva dell’apparenza alla riva del definitivo, ha riconosciuto, amato e seguito il suo Signore, ha offerto la sua umanità originale, con tratti apparentemente bruschi, che lo rendevano, al primo contatto, non sempre amabile, all’abbraccio di Cristo: un abbraccio che per Don Nanni ha preso il volto di questa Chiesa di Pavia che l’ha generato alla fede e dell’incontro con il Movimento di Comunione e Liberazione, con il carisma del Servo di Dio Don Luigi Giussani”. Le parole scelte dal Vescovo di Pavia, Mons. Corrado Sanguineti, hanno disegnato perfettamente la figura di don Giovanni Casella, mancato domenica 23 febbraio ed i cui funerali sono stati celebrati nella mattinata di martedì 25 febbraio alla Cappella del Sacro Cuore di via Verdi, dove don Casella ha trascorso gli ultimi anni di vita. Tanti i presenti alla funzione funebre, nonostante dovessero essere ammessi, a causa delle direttive regionali per il Coronavirus, solo i parenti più stretti; alcune persone hanno comunque preferito seguire la celebrazione all’esterno. Presenti numerosi sacerdoti della Diocesi di Pavia.
Sul settimanale diocesano Il Ticino di venerdì 28 febbraio, ampio spazio alle esequie di don Giovanni Casella.
A QUESTO LINK è possibile leggere e scaricare l’omelia integrale del Vescovo, Mons. Sanguineti.